Cerca tuo Cina Viaggio
Destinazioni:
icon
Home>Cina Guida>Cina Cultura>Arte Cinese

Arte Cinese

La Bellezza dei Tratti

Da Berali,2013-12-23

I caratteri calligrafici sono molto differenti da quelli scritti puramente per decorazione e da quelli in stile “chiaro ma severo” usati dai funzionari dell’Accademia Imperiale. Sono inoltre differenti da quelli che appaiono sui libri, antichi o moderni che siano. Le linee e i singoli caratteri che appaiono nelle opere sono energici, pieni di sentimenti e pensieri. Inoltre mostrano una bellezza in movimento, ritmica e moderna.

 

Ora discuteremo le tre forme strutturali essenziali alla calligrafia. Sono i tratti, i caratteri e le righe, che si uniscono per riflettere la bellezza dell’opera. Tra di esse i tratti sono la base, perché caratteri e righe sono composti da essi. Questi ultimi sono le tracce del movimento di linee e punti. Vigore, ritmo, cambiamento, armonia, mutevolezza sono gli elementi chiave della bellezza di punti e linee, di caratteri e righe. Ed ovviamente, questi elementi chiave richiedono tratti, righe e caratteri di differenti proporzioni.

 

Quando si scrive con un pennello è fondamentale l’energia dei tratti. A questo riguardo un articolo dello scolaro Liang Qichao, vissuto a cavallo tra il diciannovesimo e il ventesimo secolo dice: “il vigore dei tratti è il criterio fondamentale per giudicare il valore di un’opera, o il suo disvalore”. Sun Guoting, un critico calligrafico della dinastia Tang disse: “il fascino della calligrafia sta nella forza dei tratti”. a forza dei tratti significa il potere interiore esercitato nell’uso del pennello e della forza necessaria, esternata da punti e linee. Il mero tracciare segni d’inchiostro su un foglio non mostra alcuna forza. In calligrafia il pennello andrebbe tenuto verticalmente, perpendicolare (90°) al foglio. Comparando i caratteri scritti con un pennello e quelli scritti a penna, si può facilmente notare che questi ultimi non hanno la minima differenza gli uni dagli altri nello spessore, mentre quelli scritti con un pennello hanno ampiezze differenti, con inchiostro più o meno scuro, e si può notare la velocità del movimento. Inoltre, tutti i tratti di ogni carattere sono disciplinati e non si potranno mai più modificare. Qui stanno la maggior difficoltà e il fascino della calligrafia. Possiamo così dire che il vigore dei tratti dipende dall’abilità dell’artista nel maneggiare il pennello.

 

Ci sono molti modi per mostrare il vigore dei tratti, ma noi ne introdurremo solamente due.

 

Primo, l’uso della punta del pennello. Mentre si scrivono i caratteri il pennello va tenuto verticalmente e mosso dalla metà del tratto, per un risultato energico, morbido e naturale. Il contrario è l’uso del lato del pennello, lasciando la punta libera di muoversi per il tratto.

 

Secondo, è necessaria una buona padronanza delle tecniche del far scivolare o premere il pennello. Sono entrambi modi per esprimere il vigore e il ritmo nella calligrafia. Far scivolare il pennello rende i tratti delicati, pieni di forza e morbidi, mentre la pressione nel pennello li rende potenti e vivaci.

 

L’ampiezza o la sottilezza, l’oscurità o la luminosità dei tratti dipendono dallo scivolare e dalla pressione del pennello. Mentre fa scivolare o preme il pennello, il calligrafo deve confrontarsi con altri modo di usare l’energia: muovere il pennello in avanti e mantenerlo un pò in questa posizione, o muoverlo lentamente, come un giocatore di basket che avanza facendo rimbalzare la palla. Quest’abilità è il risultato di una lunga pratica.

 

Vari stili hanno differenti frequenze di scivolamento e pressione. Il corsivo selvaggio presenta un rapido movimento del pennello e pochi cambiamenti di scivolamento o pressione, che sono invece più frequenti nel corsivo e nello stile affrettato. Gli scritti ufficiali fanno un grande uso di questo cambiamento, soprattutto nei tratti verticali, che iniziano con lo stile “testa del buco da seta” e teminano con lo stile “coda di oca selvatica” tendente in basso a destra. La scrittura formale registra la più alta frequenza di cambiamento tra pressione e scivolamento del pennello, mentre la scrittura dei timbri non ne ha alcuno. Quest’ultima inoltre usa la punta del pennello, non il lato, perchè vuole che tutti i tratti abbiano lo stesso spessore. Un modo per mostrare vigore nella scrittura dei timbri è la velocità del pennello, assieme alla variazione di acqua nell’inchiostro. I caratteri morbidi e fermi nel manuale di Qian Dian, maestro di Qing della scrittura a timbro, mostrano eccelsamente la velocità e la lentezza dei tratti, la secchezza o la liquidità dell’inchiostro. Negli ultimi anni, Qian Dian fu paralizzato nella parte destra del corpo, ma creò incredibili capolavori usando la mano sinistra. 

Altri Articoli
Viaggio su Misura Disegna Subito