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Racconti per Cina Viaggio

Finalmente a Macao

Da Irene,2014-02-25

Al terzo viaggio a Hong Kong finalmente riesco ad andare a Macao, dove per mancanza di tempo o per sottovalutazione non ero ancora stato.

 

A Macao si arriva facilmente con i catamarani veloci della Turbo Jet che partono ogni 20-30 minuti dal Macau Ferry Terminal di Hong Kong, vicino alla stazione MTR di Sheung Wan. La corsa costa 300 HKD in Superclass e 150 in Economy (30 – 15 €) e dura 1 ora. Di sera e di notte si paga un supplemento del 10%. Serve il passaporto perché tra Hong Kong e Macao c’è frontiera, ma le formalità doganali si sbrigano in due minuti. Se poi uno ha proprio tanta fretta, dal ferry terminal ogni mezz’ora si alza in volo un elicottero che porta a Macao in 10 minuti.

 

A Macao c’è una moneta ufficiale che si chiama “pataca”, che è del tutto equiparata alla valuta di Hong Kong. Però se vi danno delle patacas come resto cercate di spenderle, perché a Hong Kong sono restii ad accettarle. Oppure, come ho fatto io, ve le riportate in Italia come souvenir. 

 

Macao 澳門

 

Macao è una ex-colonia portoghese restituita alla Cina da un accordo siglato nel 1999 tra Portogallo e Cina, che la dichiarava Regione Amministrativa Speciale (SAR). Come nel caso di Hong Kong, questi accordi prevedono per il territorio di Macao un alto grado di autonomia per 50 anni, quindi fino al 2049. 

 

Si tratta di un piccolo territorio costiero (meno di 30 km²) che si affaccia sul mar Cinese meridionale. Del territorio fanno parte la penisola di Macao e due isole, Taipa e Coloane, che oggi sono collegate alla terraferma da tre lunghissimi avveniristici ponti autostradali. A loro volta le due isole, una volta separate, oggi sono unite tra loro perché l’istmo che le separava (striscia di Cotai) è stato bonificato e ci hanno edificato enormi complessi alberghieri e centri commerciali con annessi casinò. 

 

La vita a Macao scorre tranquilla. C’è un abisso tra il caos e la frenesia di Hong Kong e i ritmi lenti che si percepiscono subito qui. Qui c’è meno traffico, c’è più verde, non ci sono tutte quelle formichine in perenne movimento che brulicano a Hong Kong. Non per niente Macao è il secondo paese al mondo per aspettativa di vita, con 84 anni e mezzo.

 

La zona coloniale e i casinò della zona moderna 

 

Macao si presenta oggi al turista con due immagini ben distinte: da una parte la città vecchia con la zona storica, piena di richiami al passato coloniale e alla dominazione portoghese, dall’altra parte la città moderna, dove spuntano come funghi mega-alberghi di dimensioni esagerate pronti ad ospitare i giocatori di azzardo nei casinò.

 

Le guide turistiche tendono a parlare solo della prima faccia della città, enfatizzando gli edifici storici di Macao e Taipa, ma la parte moderna è spettacolare e sorprendente e alla fine è molto probabile che vi ritroviate più attratti da questa che non dalla old city.

 

Macao moderna: come e più di Las Vegas 

 

L’attività principale di Macao è il gioco d’azzardo. Dopo la cessione alla Cina, Macao si è trasformata in una sorta di Las Vegas d’Oriente, pronta ad accogliere e incentivare la passione dei cinesi per il gioco d’azzardo. Il lungomare sulla terraferma e la striscia di Cotai verso Taipa sono stati occupati da giganteschi alberghi destinati ad ospitare i giocatori provenienti da Hong Kong, Cina, Singapore, Giappone, Kuala Lumpur, Brunei. Soprattutto dalla Cina: quasi il 90% dei giocatori sono cinesi. Il volume d’affari del gioco è enorme: secondo gli ultimi dati i proventi del gioco d'azzardo a Macao sono nettamente superiori a quelli di Las Vegas e ogni tavolo da gioco della città asiatica genera un profitto 10 volte maggiore rispetto alla città americana. 

 
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