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Racconti per Cina Viaggio

Ma Va in Cina 2

Da Enrico,2014-03-27

Si passa al pranzo, primo vero approccio con la cucina cinese. La tavola è dotata del tipico vassoio girevole dove vengono appoggiati i piatti comuni con le pietanze. Siamo un po' perplessi dalla grandezza dei nostri piatti, davvero minuscoli, ma ci spiegano che i cinesi non usano il piatto come noi. Il piatto non viene riempito con il cibo ma viene solo usato per appoggiarci gli scarti. Niente da fare le nostre abitudini vincono e i poveri piattini vengono a più riprese riempiti.

 

Mi avventuro all'uso delle bacchette e con mia grande soddisfazione riesco a mangiare senza far volare il cibo in giro.

 

Per digerire si fa una breve passeggiata lungo il Bund, per ammirare da una parte i vecchi palazzi risalenti a fine dell'800 e inizi '900, mentre sull'altra riva svettano i famosi grattacieli del Pudong che rappresentano la famosa skyline di Shanghai.

 

Il tempo minaccia pioggia ma ci dirigiamo verso il museo di Shanghai. L'entrata è gratuita e molta gente fa la fila visto che è sabato. Qui, tra le altre cose, vengo in contatto finalmente con i mitici vasi cinesi. Nonostante i secoli i colori mantengono la loro brillantezza, gli azzurri, i verdi, i rossi risaltano sul bianco della ceramica e sembrano stesi il giorno prima.

 

La giornata si conclude assistendo ad uno spettacolo del circo acrobatico. I giovani acrobati sono degli straordinari artisti che sanno coinvolgere tutto il pubblico.

15 settembre

 

La sveglia è ad un'ora che mi pare inumana visto che sono in vacanza, ma dobbiamo prendere l'aereo per trasferirci a Xi'an ed il tempo qui è prezioso.

 

Nonostante siano le 5 di mattina c'è già molta gente in giro. Chi pulisce le strade, chi si avvia al lavoro. I cinesi mi ricordano un formicaio, tutti sono in movimento intenti a fare qualcosa.

 

Atterriamo a Xi'an in tarda mattinata. Sono molto incuriosita da questa città che è stata la prima capitale dell'impero cinese e famose sono le sue mura ben conservate. Siamo qui principalmente per vedere il famoso esercito di terracotta ma la città offre molto di più.

 

Appena incontriamo la guida ci propone di fare visita, non prevista, al museo Hanyanglin dov'è conservato quello che loro chiamano il “grazioso esercito di terracotta”. Il museo non è molto frequentato dai turisti e quindi la visita è ancora più piacevole.

 

Questo museo nasce dal ritrovamento di una tomba imperiale. Gli imperatori usavano essere sepolti assieme alle raffigurazioni in terracotta di tutto quello che potevano avere bisogno nell'aldilà, in tombe che poi venivano ricoperte da terra creando così delle colline artificiali quasi piramidali. E' impossibile non vagare con il pensiero alle tombe egiziane.

 

Il museo è sorprendente. Ci sono migliaia di statuette, cani, maiali si alternano a concubine, danzatrici, cortigiani e funzionari. Sono stati ritrovati riproduzione di carri trainati da 4 cavalli, addirittura scheletri di rinoceronte! Rimane ancora molto da scavare aspettando che un giorno ci sia una tecnologia che permetta di portare alla luce le meraviglie del passato senza correre il pericolo di danneggiarle.

 

Al momento non resta che far lavorare la fantasia.

 

Dopo pranzo si passa al museo di Xi'an. Tra la moltitudine di reperti mi colpisce la statuetta di una cortigiana che sicuramente sarebbe molto piaciuta a Botero.

 

All'uscita dal museo si passa ad una visita veloce alla pagoda della piccola anatra selvatica che si trova lì vicino. La pagoda è molto antica e svetta per 40 metri sulle nostre teste. Ai suoi piedi vengo attratta da un piccolo muro di legno sul quale vengo appesi tanti foglietti rossi, mi spiegano che sono desideri.

 
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