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Arte Cinese

Padre e Figlio, Padroni del Tempo

Da Lanaldo,2013-12-19

Molte differenti scuole di pensiero si sono susseguite nella storia della calligrafia cinese dai Jin, Tang, Song e Qing. A guidare le correnti c’erano maestri di calligrafia dell’epoca.

 

Questo capitolo si tratta di un padre e un figlio della dinastia Jin: Wang Xizhi e Wang Xianzhi. Il primo era considerato molto saggio nei circoli di calligrafia.

 

Wang Xizhi nacque in una famiglia nobile, suo nonno, suo padre e due suoi fratello erano funzionari anziani alla corte dell’imperatore. Ma la sua famiglia era anche una famiglia di calligrafi, dai documenti storici possiame trovare che tra i circa 100 famosi calligrafi della dinastia Jin, una ventina erano del clan Wang.

 

In gioventù Wang Xizhi fu un funzionario di poca importanza, e rinunciò alla vita pubblica per vivere come un eremite e dedicarsi alla calligrafia. Si dice che abbia creato più di 1000 opere, ma nessuna è sopravvissuta. Quelle che possiamo vedere oggi sono copie fatte da calligrafi in tempi successivi. Di questa dozzina di copie, la maggior parte ci mostra una scrittura rapida e regolare, in corsivo ce n’è arrivata solamente una.

 

Wang Xizhi imparò la calligrafia prima da suo padre e poi da una famosa calligrafa dell’epoca, la Signora Wei. A mezz’età attraverso il fiume Yangze per visitare i monti del nord della Cina, e nel suo viaggio incontrò numerosi calligrafi ed esaminò molte steli. Studiò la teoria della calligrafia e sviluppò un nuovo stile, naturale ed audace. Per un pò il suo stile venne adottato dai figli e dai nipoti del famoso calligrafo contemporaneo Yu Yi, con grande delusione di quest’ultimo. Ma non molto tempo dopo lo stesso Yu Yi iniziò ad ammirare lo stile di Wang, vivido e scintillante.

 

Il nuovo stile di Wang divenne una pietra miliare nella storia della calligrafia cinese, considerato paragonabile agli antichi stili di Zhong You e Zhang Zhi della dinastia Han Orientale.

 

Wang Xianzhi era un funzionario della corte imperiale, di rango più alto rispetto a sua padre. Come il genitore, era un uomo dai profondi valori. Quando Xie An gli chiese di scrivere Parte dei Memoriali dell’Imperatore, raccomandandogli un’iscrizione per la nuova sala, Wang rifiutò, perché convinto che la nuova sala fosse stata costruita contro il parere del popolo.

 

Leggenda vuole che da adolescente abbia detto a suo padre che aveva scritto il carattere corsivo “zhao cao” troppo concentrato, e propose un novo stile a metà tra il corsivo e la scrittura rapida. Successivamente Wang Xianzhi sviluppò effettivamente questo stile. La sua Breve Nota per il Cuscino a Forma di Testa d’Anatra in scrittura veloce contiene 15 caratteri in due righe, tutti scorrevoli e naturali, arditi e lirici. In questo, sorpassò suo padre.

 

Secondo la Dissertazione sulla Calligrafia di Sun Guoting, un giorno Xie An chiese a Wang Xianzhi: “comparandola con la scrittura di tuo padre, che ne pensi della tua?” Wang rispose: “sicuramente è migliore la mia”. “Ma la critica non la pensa come te”, disse Xie An. “Loro non comprendono”, rispose Wang Xianzhi. Sun Guoting criticò Wang per questo, ma questa nota mostra che effettivamente era migliore di suo padre.

 

In una calligrafia di Zhang Huaiguan, della dinastia Tang dice che Wang Xianzhi possedeva un talento eccezionale, e sviluppò uno stile nuovo dal corsivo e dalla scittura veloce, talmente audace da divenire subito di moda.

 

La dinastia Jin fu continuamente tormentata da sollevazioni interne e invasioni esterne, perciò molte persone talentuose abbandonarono la politica per dedicarsi alla letteratura ed alla filosofia. Gli scolari volevano esplorare la vita e desideravano una libertà che avrebbe permesso il ritorno delle “cento scuole di pensiero”.

 

Seguendo questa corrente, la letteratura e l’arte liberarono piano piano dalle manette della dottrina Confuciana e cercarono modi di esprimere sentimenti ed emozioni con passione ed energia. La calligrafia, l’espressione più concentrata dell’estetica Jin, enfatizzava l’espressione di emozioni intime tramite i tratti. I calligrafi si confrontavano e si scambiavano tecniche e consigli sulla struttura dei caratteri e l’ordine dei tratti, portando quest’arte al suo primo picco storico. 

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