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Arte Cinese

Sentimenti, Dioniso e lo Stile Corsivo

Da Clara,2013-12-20

Gli esseri umani hanno ogni genere di emozione: felicità, odio, dolore, desiderio, amore, disgusto e paura. Le emozioni brevi come gioia, rabbia, dolore estremo sono chiamate passioni, mentre le emozioni più durature come felicità, dolore, odio, noia, ammirazione, costrizione sono chiamati umori. Sia passioni che umori influenzano lo stile calligrafico.

 

Le emozioni si dividono in due categorie, positive e negative. Nella sua Prosa di un Breve Resoconto su Se Stesso, Huai Su, un maestro dello stile corsivo, fa degli ottimi esempi di opere scritte quando l’autore è di buon umore. Huai Su era un monaco che visse durante la dinastia Tang. Ma non seguiva rigidamente le regole manostiche, ed era alcolizzato. La sua opera è di 126 righe, e il suo capolavoro mostra la sua eccellente tecnica calligrafca mentre racconta la sua vita. Cita versi e frasi di autori molto famosi e altri personaggi famosi elogiando le sue abilità calligrafiche, illustrando le sue sfrenate ed autocompiacenti emozioni in versi romatici e liberi. I caratteri sono pieni di vita, ritmo e interazione. Come una sinfonia perfetta agita e commuove l’animo di chi osserva.

 

Lu You (1125-1210), un poeta Song, scrisse 9.300 opere. Una di esse è intitolata Ode alla Mano Corsiva narra della sua esperienza nella produzione di opere calligrafiche mentre era in depressione. Era troppo desiderioso di poter fare qualcosa per la sua patria e incoraggiare il popolo a resistere agli invasori stranieri. Da giovane combattè in numerose battaglie. All’età di 57 anni, disilluso dalla politica, si ritirò nel suo villaggio natale. Una delle sue opere recita:

 

“Tutti i miei soldi sono finiti in tremila galloni di vino,

ed ancora non riesco a sconfiggere la mia tristezza infinita,

appena iniziato a bere, oggi, i miei occhi scintillavano infuocati,

ho afferrato il mio pennello e mi sono guardato attorno, il mondo intero si restringe,

ed in un attimo, inconsapevole, ho iniziato a scrivere,

una tempesta infuria nel mio petto, il cielo mi concede la forza,

come dragoni che combattono in terre oscure, desolate immerse nell’odore del sangue,

o demoni che cadono da dirupi e la luna si oscura,

in questo momento, ogni tristezza è condotta lontana dal mio cuore,

crolla con un pianto sul divano, e 77 dei miei cappelli cadono.

La preziosa carta di Suzhou e Chengdu non servirà,

scrissi invece sui trenta piedi di muro della mia stanza.”

 

È un peccato che questo lavoro calligrafico sia andato perduto, doveva essere stato uno dei più dinamici.

 

Due calligrafi raccontarono di meravigliose creazioni in un selvaggio corsivo, che esprimevano i loro sentimenti mentre erano ubriachi di vino. Si dice che il vino rimuova le inibizioni, così, quando un artista o un calligrafo sono ubriachi ignorano le regole e le tradizioni comuni, entrando in un regno libero ed onesto, e creano opere che riflettono la loro natura ed il loro carattere, con stili artistici mai provati prima.

 

Ora analizzeremo le basi dello stile corsivo. Diversamente dalle altre scritture, nel corsivo i tratti sono ininterrotti, e alcuni sono scritti con un pennello mezzo asciutto. I caratteri possono essere inclinti o meno, a seconda delle preferenze dell’autore. Lo spazio tra le linee a volte è stretto e a volte largo. Tutte queste regole eccezionali sono il risultato del ritmo dell’agitazione e dei sentimenti complessi dell’autore.

 

Il corsivo (soprattutto il corsivo selvaggio) è il più sfrenato tra gli stili calligrafici, essendo libero dalle restrizioni che incatenano gli altri stili. Questo può essere spiegato con esempi di opere, un dipinto di un personaggio è molto più restrittivo del dipinto di un paesaggio. Un paesaggio lascia spaziare artista, dandogli più possibilità. I paesaggi sono il corsivo della calligrafia, mentre i ritratti sono gli altri stili. Il corsivo richiede una diversificazione dei caratteri, ma è libero dalle rigide regole. Inoltre può essere cambiato l’ordine dei tratti. Grazie a questi vantaggi, usando il corsivo la mano dell’artista può ricercare al suo meglio la bellezza, lasciare che le sue emozioni fuoriescano e dimostrino le sue abilità.

 

Inoltre, tra tutti gli stili, il corsivo mostra il trascorrere del tempo. Negli altri stili il tempo si mostra nell’orientamento del movimento dei tratti e nel loro ordine. In questo modo lo spettatore non può accorgersi del trascorrere del tempo, e non è interessato alla sequenza temporale. Ma il trascorrere del tempo in un’opera in corsivo è la continuità di due caratteri o dei tratti, così le opere mostrano il tempo a chi le vede, stuzzicando l’interesse. Usare uno stile che mostri lo scorrere dle tempo ispira gli artisti a muovere velocemente il pennello, esprimendo i loro sentimenti.

 

Ma dobbiamo chiarire che anche se le opera calligrafiche possono esprimere i sentimenti degli autori mentre le eseguono, non possono essere espressi direttamente nei caratteri, in quanto parole o segni, non sono materializzazioni dei sentimenti. Ciò significa che non possiamo dire che un certo ordine di tratti esprime felicità ed un altro depressione. I caratteri non possono esprimere i sentimenti di chi li scrive, a differenza di quelli usati in poesia.

 

Per il calligrafo, le sue emozioni possono aggiungere movimento alle sue opera ed aiutarlo a scrivere più velocemente. Il calligrafo non cerca, perché non potrebbe riuscire, di registrare i suoi sentimenti, la sua opera mostra solo la velocità del ritmo e altri cambiamenti nella struttura dei caratteri. Questo a lui basta, sa che le sue opere riflettono il suo animo in un oscuro linguaggio che è più potente delle parole. 

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