Islamismo in Cina

L'Islam (yisilan jiao) fu portato nell'entroterra cinese nel settimo secolo d.C. dai mercanti arabi lungo la Via della Seta e, attraverso il mare, sulle coste meridionali, dove furono edificate le moschee.

Dopo un lungo periodo di sviluppo, si è ampiamente diffuso in ogni angolo del paese diventando la fede religiosa delle etnie Hui, Uigur, Kazaka, Dong Xiang, Baoan e di altre cinque etnie.

La provincia del Xinjiang, nel nord-ovest, ha una consistente popolazione musulmana, quella degli Uiguri, discendente dai mercanti arabi. L'etnia Hui, l'altro grande gruppo musulmano, è insediata nel Gansu, nel Ningxia, nel Qinghai e nel Xinjiang. Al momento nel paese esistono 30mila moschee e più di 40mila Islam.

Oggi l'Islam sta vivendo una rinascita. C'è un aumento nell'espressione islamico e molte associazioni islamiche a livello nazionale hanno organizzato attività interetniche tra i musulmani. Della 55 minoranze ufficialmente riconosciute in Cina, dieci gruppi sono prevalentemente musulmani. È difficile trovare le statistiche, e il numero dei musulmani oggi in Cina è circa da 20 a 100 milioni entro una fonte. Ma la maggior parte delle stime i dati che ci sono 2-30 musulmani (1,5% al 2% del della popolazione). Mentre secondo i dati del governo, ci sono 20 milioni di musulmani (1,4%) con 35.000 luoghi di culto islamici, e più di 45.000 gli imam. Nel 2006 un numero registrato dei cinesi recati alla Mecca per l'hajj, aumenta il 40 per cento da l'anno precedente.